COR MAGIS TIBI SENA PANDI T

La tradizione dell'ospitalità a Siena

The fourth meeting of the project was held in Siena from 17 to 19 September, during which, in addition to deepening and implementing the document on the training of trainers, some CCC itineraries that can be developed in the city of Siena were illustrated and experimented.

The teachers of Scuola Edile, Annarita Cotogno and Maurizio Sampieri, accompanied the group through the streets of the medieval city, highlighting the aspects that link Siena to the tradition of hospitality.

The city of Siena has a long tradition of welcoming pilgrims, especially those who travelled along the Via Francigena, the ancient route that connected northern Europe to Rome. During the Middle Ages, Siena became an important stopover thanks to its strategic position and prosperity. Hospitals, institutions dedicated to the reception of travellers, offered shelter, food and assistance.

This link with the Via Francigena helped to create a climate of hospitality that still characterises the city today, reflected in its culture and traditions.

We thought it would be useful to take this link between the city and the spirit of hospitality as a starting point for showing the most important places.

Here are some photos of the itinerary proposed by Scuola Edile to the group of partners visiting Siena, which will become part of the training courses dedicated to the students.

A view of the city

La sede della Contrada Priora della Civetta (civetta sta per gufo), come
le altre 16, è composta da una chiesa (Oratorio), un museo, la società Cecco
Angiolieri per le attività ricreative, la stalla che ospita il cavallo durante la stagione del Palio e altri spazi con funzioni diverse. 

Nell’Oratorio si svolgono ancorale funzioni religiose mentre il museo è utilizzato per raccontare la storia della Contrada attraverso oggetti, trofei, abiti ma soprattutto con drappelloni dipinti su seta (utilizzati come premio per il vincitore del Palio). Il museo conserva una vasta collezione di maioliche locali realizzate tra il 1300 e il 1500, provenienti da un pozzo di butto (sistema fognario) trovato durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio. All’interno del museo si svolgono anche le assemblee generali dove i contradaioli, con voto palese o segreto, condividono le decisioni più importanti e scelgono i loro leader.

Visita al museo civico, all’interno del Palazzo Pubblico: Il Palazzo Pubblico era ed è la sede del governo cittadino, possiamo considerarlo come l’equivalente politico della cattedrale, sottolineando la distinzione tra Stato e Chiesa. Infatti , la Torre del Mangia doveva essere alta quanto il campanile della cattedrale anche se si trovava in un luogo più basso. Mentre la cattedrale conserva l’arte in un panorama religioso, il palazzo comunale contiene molte opere d’arte con significati civici e politici.

La “Sala del Mappamondo” è una delle più grandi, attraverso queste pitture possiamo immaginare il potere politico che si contrappone a quello religioso. La prima è rappresentata da Guido Riccio, capitano dell’esercito senese, l’altra dalla Maestà, la Madonna con angeli e santi, entrambe dipinte da Simone Martini.